Dintorni
Dintorni
Un soggiorno a Tortoreto è anche un’occasione per immergersi nei paesaggi, nella cultura e storia dell’entroterra. L’Abruzzo, terra forte e selvaggia ma al contempo gentile, offre al turista veri e propri monumenti storici e naturalistici.
Teramo
La città di Teramo ha origini antichissime, fù la capitale del Praetotium, nome dato al territorio circostante sotto il dominio romano. Sotto il dominio degli Imperatori Augusto ed Adriano visse un periodo aureo del quale furono testimonianza le terme, il teatro, l’anfiteatro ed altri monumenti sommersi dalla nuova città. Durante il 1400 fu dilaniata dalle lotte tra le famiglie dei Melatini, degli Antonelli, degli Spennati e dei Mazzaclocchi. Passò poi sotto Francesco Sforza ed Alfonso d’Aragona. Nel 1798 passò ai francesi sino al 1815 quando tornò sotto gli Spagnoli per poi seguire la storia e le sorti del meridione.
Atri
Atri fù città di grande prestigio nel mondo antico, sin dal XI e XII secolo a.C. E’ stata l’unica città della costa adriatica a battere moneta prima di Roma, nonchè importante centro di scambi commerciali, grazie al suo porto sull’ Adriatico, da qui la tesi che il nome dello stesso mare derivi proprio dall’antica Hatria. In età romana combatté al fianco di Roma nelle guerre contro Annibale. La Città visse il suo periodo di massimo splendore con i Duchi d’Acquaviva. Il passato glorioso di Atri é testimoniato dai reperti archeologici disseminati su tutto il territorio circostante.
CASTELLI
CIVITELLA DEL TRONTO
Santuario di San Gabriele dell'Addolorata
La religiosità abruzzese, attraverso i millenni, ha concretizzato le espressioni della devozione in alcuni grandi santuari. Il primo, dove ogni anno giungono oltre due milioni di fedeli, è posto ai piedi del Gran Sasso ed è dedicato ad un giovane Santo Passionista.
Il suo nome è San Gabriele dell’Addolorata. La fama di San Gabriele esplose nel 1892 quando furono esumate le sue spoglie mortali e sulla sua tomba accaddero i primi strepitosi prodigi. Nel 1920 fu proclamato santo e nel 1959 Papa Giovanni XXIII lo dichiarò patrono d’ Abruzzo.